Tutto Quello che Devi Sapere su Futon e Tatami Giapponesi

Minimalismo, semplicità e flessibilità: ecco le virtù che possiamo apprendere dal modo di dormire giapponese!
Quando oggi parliamo di letto giapponese, spesso intendiamo una struttura bassa, su cui poggiano due tatami al posto di una rete a doghe, sormontata da un sottile materasso futon con un’anima in lattice naturale. In questo modo, il materasso non deve più essere arrotolato. Di solito i tatami sono più grandi del materasso e svolgono al contempo la funzione di piano d’appoggio (comodino).
In alternativa, il futon poggia su una rete a doghe, che consente una maggiore aerazione. Così facendo, il modo di dormire occidentale e quello giapponese si fondono (da tempo anche in Giappone non si dorme più soltanto sul tatami e il futon).
La pavimentazione della zona giorno di una tipica abitazione giapponese è interamente realizzata in tatami. L’importanza del tatami è tale da venir spesso impiegato come unità di misura per calcolare la superficie degli ambienti domestici.
Alla sera, prima di coricarsi, il futon viene srotolato su questa particolare pavimentazione, e tutti i membri della famiglia dormono nella stessa stanza uno accanto all’altro.
Alla mattina il futon viene piegato e riposto nell’apposito armadio a muro dietro a porte scorrevoli, per fare spazio alle attività quotidiane. La stanza (washitsu) è arredata in maniera minimalista: oltre al tradizionale armadio incassato c’è soltanto un tavolo basso – e nient’altro.
Tatami giapponese: origine e storia
Una volta chiarito cos’è un tatami giapponese, cerchiamo di individuarne l’origine storica. Orientativamente, la sua origine si fa risalire al periodo Heian (794-1185), quando questi pannelli erano utilizzati esclusivamente nelle case delle famiglie nobiliari, come sedute o come letti. Nel corso degli anni, hanno cominciato poi a diffondersi anche tra i samurai e i membri della classe religiosa, che stavano lentamente guadagnando sempre più potere all’interno della società giapponese. Poi, lentamente, il tatami cominciò a diventare un elemento sempre più fondamentale nell’arredamento nipponico, tanto da essere il rivestimento utilizzato per ricoprire intere stanze della casa. Certo, inizialmente si trattava di un lusso che potevano permettersi soltanto i più ricchi, ma a partire dal XVII secolo divenne un complemento d’arredo accessibile davvero a tutti.
La tradizione in Giappone. Il tatami è una stuoia realizzata in paglia di riso ricoperta da uno strato di giunco; i bordi sono ornati da una fettuccia in cotone nero. Le sue dimensioni classiche sono 85x170 cm, con uno spessore di 5,5 cm (anche se esistono leggere variazioni a seconda della regione).Una tradizionale stanza giapponese (washitsu) può essere ricoperta da sei tatami. Per i giapponesi queste stuoie sono l’equivalente del nostro parquet… e molto di più: sui tatami ci si siede, si mangia e si dorme. Bisogna perciò camminare soltanto a piedi nudi o con le calze. Oltre a isolare bene, il tatami crea un’atmosfera tranquilla e meditativa.I tatami moderni. Oggi i tatami sono disponibili in dimensioni molto diverse. Se desiderate acquistarli, controllate che siano realizzati con fibre naturali secondo la tradizione in quanto esistono anche versioni economiche in materiale sintetico; quest’ultime, anche se richiedono una minore manutenzione, non garantiscono la necessaria traspirazione.
Il futon tradizionale. Il termine giapponese futon vuol dire “materasso che si arrotola”. Tipicamente il futon è composto da un materasso sottile (shikibuton) e un piumino (kakebuton). L’imbottitura è realizzata da vari strati di cotone e non supera i dieci centimetri di altezza. Il futon rimane molto compatto, tanto che molti lo considerano benefico per la schiena.
La base è stata adattata anche alla statura e al peso degli occidentali. Questi materassi futon non devono più essere ripiegati ogni giorno e, grazie all’imbottitura e alla trapuntatura, possono essere appoggiati sulle classiche reti a doghe. Spesso si trovano in commercio anche basse strutture del letto adatte ai futon.
Le sue caratteristiche
Trattandosi di un prodotto biologico 100% cotone, vanta numerose proprietà ergonomiche: è interamente composto da materiali naturali non trattati ed è senza molle metalliche; consente così un riposo notturno tranquillo, adattandosi al peso del corpo e prendendo la forma delle naturali curvature della colonna vertebrale. In questo modo si evitano pressioni anomale sulla circolazione del sangue e sulle terminazioni nervose.
Termoisolante e anallergico, il futon garantisce una traspirazione continua, ci difende dall’insorgere di campi elettromagnetici, acari e polveri. È formato da diverse falde di cotone rivestite con una fodera trapuntata a mano e può avere vari spessori: a partire dai 6/7 cm usati in Giappone fino allo spessore più diffuso in Occidente che è di 14 cm (con 5 falde di cotone). Ne esistono varie misure: singolo (80/90 x200cm), a una piazza e mezza (120/140x200cm) e matrimoniale (160/180x200cm).
Questa tecnica presa dalla tradizione giapponese assicura un materasso comodo e resistente nel tempo, alla luce della sua estrema adattabilità alle pressioni. Ogni Futon è fatto con una cerniera d’ispezione.
La versatilità
Grazie alla praticità del futon, la stanza durante il giorno può essere riconvertita e cambiare d’uso, mentre il materasso viene riposto in un vano o nell’armadio: un vantaggio che consente di salvare spazio e trasformare anche una casa piccola.
Un materasso tipo futon per esempio, può rivelarsi strategico perché ti permetterà di avere un letto in più per gli ospiti. Inoltre, è sufficientemente ampio e comodo per trasformarsi in una nicchia da utilizzare come angolo relax, in grado di soppiantare il classico divano: ti basterà rivestire il materasso con una fodera da realizzare in tessuto colorato e utilizzare i bancali come base d’appoggio.
Praticità e non solo! Mai sentito parlare dell’Earthing?
Forse non lo sai ma milioni di persone in tutto il mondo dormono a contatto con la terra. E’ un fenomeno che si va sempre più diffondendo tanto da essere diventato materia di studio, perché il contatto primordiale con la Terra, che ci riporta a una dimensione antica, sembra avere un ruolo positivo nella riduzione dello stress e dei dolori cronici.
Il tatami e il futon sono interamente realizzati con materiali naturali: paglia di riso e cotone. Non essendo tinti, questi prodotti assicurano un ambiente sano in cui dormire. Inoltre i colori naturali diffondono una certa tranquillità e armonia, conciliando il sonno.
Per impedire che il cotone del futon si indurisca, uno o due volte alla settimana bisogna arrotolarlo, scuoterlo e batterlo. I giapponesi compiono queste azioni in maniera automatica tutti i giorni. Nel caso dei futon adattati agli standard occidentali, che sono realizzati in lattice naturale o fibre di cocco, è sufficiente girarli ogni tanto.
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