Perché bisogna dormire?
A prima vista sembra facile rispondere alla domanda “perché bisogna dormire?” La risposta suona così: per riposare. Eppure in un’epoca in cui le persone sono sottoposte ad impulsi esterni sempre più forti e devono rispettare dei tempi sempre più veloci, il concedersi veri momenti di quiete diventa una sfida.
Il sonno è considerato il più importante rigeneratore della nostra vita. Dormire è una grande necessità come mangiare e bere. Il sonno regola la rigenerazione del corpo e del cervello, l’eliminazione delle tossine del metabolismo e il riordino dei conflitti emozionali.
La Medicina Esogetica ha una visione particolare del sonno che distingue in sonno naturale e sonno tossico.
Il sonno naturale si fonda sulla stanchezza normale, mentre il sonno tossico sull’esaurimento. Il sonno naturale dona forza ed è contrassegnato da sogni belli e piacevoli, mentre il “sonno tossico” è descritto anche come sonno cupo e letargico nel quale la persona è afflitta da sogni paurosi e incubi. Dopo una notte di questo tipo ci si sveglia a pezzi, stanchi e depressi.
A questo proposito si distingue tra la quantità di sonno e il ritmo del sonno.
Mentre nella quantità di sonno l’individualità di colui che dorme esercita un ruolo, nel ritmo del sonno pare si tratti di un valore predefinito dalla natura.
Proprio la perdita del ritmo è in grado di far sorgere molte malattie, cosa che si conosce da poco tempo. E così si riscontrano aumento della pressione sanguigna, e valori sballati del colesterolo, della glicemia e dell’acido urico. Se si regola questo ritmo sballato, spontaneamente migliorano i parametri indicanti la malattia.
Il sonno serve per la ripresa e il rafforzamento del nostro sistema organico. Senza il sonno non potremmo esistere. Questa comunque è solo una faccia della medaglia. All’interno del sonno esiste uno spazio che è riservato al rafforzamento e al ristoro della nostra psiche: lo spazio dei sogni.
Secondo diversi studi medici, dormire bene è fondamentale per chi desidera massimizzare i risultati della dieta. In particolare, è stato dimostrato che un buon sonno ristoratore favorirebbe la perdita di grassi, mentre al contrario un’attività notturna “disturbata” e inferiore alle 6/7 ore rischierebbe di vanificare i duri sacrifici fatti a tavola o in palestra, aumentando al risveglio la sensazione di fame.
Il sonno attiva infatti le cellule adipose, che a loro volta favoriscono il corretto funzionamento dell’ormone dell’insulina, rimuovendo e prevenendo l’accumulo degli acidi grassi nel sangue.
Non solo, dormire poco e male potrebbe avere effetti collaterali anche a livello neurologico, ad esempio offuscando la capacità di prendere decisioni, governata dal lobo frontale del cervello, e di compiere scelte alimentari salutari per il proprio benessere psico-fisico.
In questi casi, non è raro risvegliarsi esausti, senza energie e, già alle prime ore del giorno, con un forte senso di fame, che solitamente porterebbe a privilegiare proprio i cibi a elevato contenuto calorico e di zuccheri.
Infine, il sonno può influire sull’umore: è ormai risaputo che chi non riposa bene, tende a essere più scontroso e irritabile al mattino. Questo perché dormire male aumenterebbe la produzione del cortisolo, a discapito degli altri ormoni "buoni", come per esempio la leptina o la grelina che regolano appunto il senso di sazietà e l’ormone della crescita, che brucia i grassi, tonifica i muscoli e aiuta a rimanere giovani.
Tutte le fasi del sonno, dall’ora di andare a letto fino al rialzarsi, possono essere suddivise in quattro fasi:
2. Addormentarsi
3. Dormire
4. Il risveglio
Sbadigliare, bruciore e palpebre pesanti – questi sono chiari sintomi del sonno.
Quindi, il corpo indica che, dopo un periodo di attività fisica e mentale, ha bisogno di riposo.
I movimenti oculari rallentano lentamente. La temperatura corporea diminuisce. Il corpo rilascia umidità (traspirazione), che evapora dalla pelle.
Una camera da letto arieggiata, un materasso traspirante e una rete di qualità sono molto importanti in questa fase.
Il sonno stesso consiste in cicli diversi. Dopo ogni ciclo raggiungiamo uno stadio intermedio, dove ci svegliamo brevemente. In media, ci svegliamo dalle sette alle dieci volte a notte, soprattutto senza esserne consapevoli.
In questa fase, i tuoi pensieri scivolano lentamente via e inizi a rilassare i muscoli. Di conseguenza, il battito cardiaco rallenta e la temperatura corporea diminuisce.
Questa è anche la fase in cui sogni. Ti svegli per un momento e inizia un altro ciclo con le sue diverse fasi.
Il mattino solitamente non è caratterizzato da sonno profondo, quindi il passaggio alla veglia può essere graduale. Ti svegli e la temperatura corporea aumenta.
Mentre dorme, il cervello è attivo, ma in maniera differente di quando è sveglio. È più come se fosse in fase di manutenzione. Tutte le informazioni ricevute saranno elaborate, archiviate, chiarite.
Il sonno consente al corpo di riprendersi dallo stress della giornata. La produzione degli ormoni della crescita raggiunge il suo apice, il ritmo della divisione cellulare aumenta, ci stiamo ricaricando.
Ci muoviamo anche, durante il sonno, girandoci circa 30 volte a notte. Questi movimenti sono necessari. Rimanere per troppo tempo nella stessa posizione, crea punti di pressione al corpo, i quali possono portare ad irritazioni e dolori.
In media, la gente sogna per due ore a notte, anche se molti non ricordano nulla al mattino. Dei cinque sogni a notte in media, possiamo ricordare soltanto uno o due alla settimana.
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